lunedì 22 giugno 2009

DIARIO di BORDO

Cos'è,chi lo scrive, a cosa serve?

4 commenti:

  1. PER INIZIARE VORREI FARVI CONOSCERE IL PENSIERO DI ANNIBALE REBAUDENGO:
    "Cos’è il diario di bordo di un corso? È il diario di classe tenuto dagli allievi. Perché tenerlo? Perché
    l’insegnante abbia un feedback di quanto è successo nelle lezioni, per avere una veritiera e non
    burocratica testimonianza delle lezioni. Se letto all’inizio della lezione successiva, è un utile
    strumento sia per far conoscere a chi era assente i contenuti affrontati nella lezione precedente, sia
    per ricollegarsi con quanto precedentemente affrontato prima d’immergersi in nuove attività. Quasi
    sempre alla fine del corso gli allievi predispongono fotocopie del diario che vengono tra loro
    distribuite: saranno utilizzate per rileggersi con calma cosa è successo nel corso, saranno fonte
    anche di ricordi affettivi di relazioni didattiche. Per me, docente che utilizza questo strumento di
    lavoro da un ventina d’anni, il conservare i diari di bordo tenuti dagli allievi è come conservare le
    foto di classe, forse meglio, visto che dai diari, tenuti a ogni lezione da un allievo diverso,
    traspaiono non solo obiettivi raggiunti, contenuti, valutazioni, ma soprattutto entusiasmi ed
    emozioni di compagni di viaggio all’interno della scuola."
    ANNIBALE REBAUDENGO, pianista e didatta
    Dagli atti di un seminario tenuto presso il CONSERVATORIO DI MUSICA “ARRIGO BOITO” – PARMA
    DIPARTIMENTO DI DIDATTICA DELLA MUSICA
    CORSO BIENNALE DI II LIVELLO PER LA FORMAZIONE DI DOCENTI DI
    STRUMENTO MUSICALE

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  2. 14-giugno-2009 CONCERTINO-SAGGINO
    A casa di una alunna che ha un bel salone in una villa con parco, c'è stato il concertino delle mie piccole alunne (due bambine di 10 anni).
    La cosa originale è che le bambine, in clima familiare-casalingo e non competitivo ed non ansiogeno, hanno organizzato tutto (praticamente tutto) da sole:
    -la scelta dei brani,
    -la presentatrice (che era la sorella minore),
    -i vestiti da indossare (due vestitini bianchi uguali!)
    -e per la preparazione è stata necessaria una sola lezione!in quanto i brani che hanno scelto erano un sunto del programma svolto nei tre anni di studio.
    Al termine ho consegnato loro un diplomino preparato al computer dalla mamma.
    Fiori per le piccole concertiste e per me, brindisi e strette di mano e abbracci.
    CENA (preparata con arte e creatività dalla mamma)con ascolto di musica classica scelta da me in linea con i brani suonati dalle bambine (riduzioni di temi noti, dalla Pastorale, dalla Sinfonia del Nuovo Mondo di Dvorak, dall'Inno alla Gioia della nona sinfonia di Beethoven) I genitori (papà tedesco)hanno cantato l'Inno alla Gioia accompagnati dalla figlia.poi ci hanno fatto la vera traduzione:è magnifico,se volete ve lo mando.E' una testimonianza di amore alla vita nel superamento del dolore (pensate che Beethoven era diventato sordo)
    Dopo cena ho suonato alcuni valzer di Chopin e Strauss. I genitori hanno ballato su Strauss e le bambine improvvisato simpatici movimenti danzanti in stile classico su Chopin.
    Complimenti e fiori anche per me.

    COME VEDETE LA MUSICA E' UN BENE A DISPOSIZIONE DI TUTTI...basta volerlo

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  3. Oggi i miei alunni di Solfeggio Creativo per Cantanti hanno letto dei brani classici dalla raccolta di Carlo Delfrati,comprendenti le sole note dell'arpeggio di (do-mi-sol-do). Mentre un ragazzo leggeva il brano l'altro faceva un ostinato di questo tipo do-sol-do-do. In un secondo momento improvvisava sulle note dell'accordo."tanto... stanno sempre bene!"L'effetto era bello; da un punto di vista didattico questa attività è utile alla formazione dell'orecchio armonico

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  4. A tutti i miei alunni e a tutti quelli che vogliono intraprendere
    LO STUDIO DELLA MUSICA.
    Sono aperte le iscrizioni a tutti i miei
    CORSI E LABORATORI che potete vedere descritti sul mio sito.
    www.donatellalotti.com

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